Ossimo, fotografie tra memoria e nostalgia “Presentazione”

Presentazione

Il tempo non si ferma, l’ uomo si evolve, cambia, si arricchisce e così della vita semplice, incorrotta, dura ma nello stesso tempo piena dei nostri progenitori, gradualmente e attraverso un lento processo di trasformazione non è rimasto altro che la capacità di lavorare, il coraggio di soffrire e l’ amore per il suolo che racchiude tanti misteri e che, ora, solo raramente vive ancora nella tradizione orale. Ed allora abbiamo ritenuto opportuno realizzare questo libro fotografico, che ha l’ ambizione di voler raccontare, descrivere, dipingere e quindi imprimere in ognuno di noi uno spezzone della vita locale.
E’ un libro godibile, ricco di avvenimenti oltre che di analisi in quanto dà l’ opportunità, agli ossimesi e non, di rovistare nelle loro radici e trarne motivo di orgoglio e di stimolo per meglio operare in futuro; e dà la possibilità di ricordare che questa generazione con sobrietà, rettitudine ed onestà ha contribuito al miglioramento del nostro paese.
Questo libro vuole inoltre dare la possibilità ai giovani di conoscere le vicende che li hanno preceduti, di comprendere il perché delle tradizioni, dei valori civili, morali e culturali.
Di capire cioè se stessi.

Queste fotografie rimarranno sempre nella storia come radici ben salde che nel tempo si uniranno alla terra per formare altre vite, altre foglie, e noi, sfogliando questo libro, socchiudiamo gli occhi per non lasciar, cadere qualche lacrima, inutile e nostalgica, e gustiamo il profumo del presente come se fosse un raro fiore.

Questa raccolta vuole rappresentare un tassello della nostra esistenza ed il suo obiettivo è quello di immortalare momenti di vita, angoli paesaggistici, architettura, lavoro e tradizioni tra i più caratteristici ed autentici di cui Ossimo ne è certamente depositario, e cercare di far cogliere, attraverso il raffronto con altrettante immagini del presente, il cambiamento e l’evoluzione di questi ultimi decenni.
Il volume, inoltre, si propone di mantenere viva la memoria di quanto la moderna tecnologia ha cancellato, individuando nelle “vecchie” generazioni il ricordo di tante realtà scomparse e offrendo nel contempo a quelle più “giovani” una preziosa opportunità di conoscenza del passato.
Niente più, quindi, espressioni del tipo: “l’origine si perde nella notte dei tempi”, spesso comodo alibi per nascondere la carenza di notizie, ma Vi presentiamo invece un lavoro minuzioso reso possibile soprattutto grazie alla disponibilità degli archivi personali concessi da buona parte della popolazione. Tempi nuovi e tempi andati: un giro di memoria, un refolo di pensiero rivolto a quando eravamo più poveri, a quando si digiunava per scarsità cronica di cibo ed ora, perfida legge del contrappasso, si digiuna per gli eccessi mandibolari.
Tempora acta, tempi andati, perduti ma ben incisi nella mente.
Molte persone ricordate su questo volume non ci sono più ma la loro memoria rimbalza e vive nei nostri cuori.
L’opera non muove da un intento nostalgico, ma vuole evidenziare “il potenziale informativo ed evocativo degli strumenti di lavoro, delle abitazioni, degli abiti e delle suppellettili della vita quotidiana”, cercando di ridare con certezza a una tradizione che entra così a pieno titolo nel più vasto cammino della storia.

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